Un'opzione è uno strumento derivato il cui valore dipende dal prezzo di un'attività sottostante, che può essere di natura reale (come materie prime) o finanziaria (come azioni, indici etc.).
Le opzioni sono definite come contratti finanziari che conferiscono al compratore il diritto di acquistare (o vendere) l'attività sottostante in (oppure entro) una certa data a un prezzo prefissato.
Per un'introduzione alle opzioni potete anche rivedere la registrazione del nostro Webinar sulle opzioni qui: Conoscere le Opzioni: primi passi |
I principali elementi di un'opzione
Gli elementi caratteristici di una opzione sono i seguenti:
- Sottostante (o underlying): l'attività finanziaria legata all'opzione in questione. Può essere un titolo azionario, un indice, un contratto future, una commodity etc. Tutte le opzioni presenti sul medesimo sottostante costituiscono una "serie".
- Prezzo di esercizio (detto anche strike price): è il prezzo al quale lo strumento sottostante sarà acquistato/venduto se l'opzione viene esercitata.
- Data di scadenza: L'ultima data in cui il titolare dell'opzione può esercitarla. Di solito questa è fissata il terzo venerdì del mese alle ore 9:10. Per le opzioni su azioni USA di solito è fissata il terzo venerdì del mese alle ore 22:00.
- Moltiplicatore (detto anche Multiplier): Il numero di titoli controllati da un contratto di opzione può essere convertito.
Tipologia di opzioni: Call e Put
Un'opzione call garantisce all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare il sottostante a scadenza (o entro la scadenza) al prezzo di esercizio. Ovviamente l’esercizio del proprio diritto avrà senso (escludendo il costo pagato per acquistare l’opzione, il cosiddetto “premio”) solo se il prezzo del sottostante sarà superiore al prezzo di esercizio (o "in the money"). In questo caso, il profitto realizzato sarà pari alla differenza tra il prezzo di mercato e lo strike price. Invece, se il prezzo del sottostante è inferiore allo strike price (o "out of the money"), l'opzione scadrà senza valore alla data di scadenza.
Un'opzione put invece garantisce al possessore il diritto di vendere a scadenza il sottostante al prezzo di esercizio. In questo caso l’esercizio dell'opzione avrà senso (sempre escludendo il premio pagato) solo se il prezzo del sottostante sarà inferiore allo strike; il profitto realizzato ammonterà alla differenza tra lo strike e il prezzo di mercato. E viceversa, se a scadenza il prezzo del sottostante è superiore allo strike price, l'opzione scadrà senza valore.
Le opzioni put e call si possono sia acquistare che vendere, ottenendo dei profili di rendimento decisamente differenti. Chi acquista l'opzione assume una posizione lunga (Long), mentre la controparte, che vende l'opzione assume una posizione corta (Short).
Per ulteriori informazioni sui profili di rischio di call e put, o per visualizzare altre strategie in opzioni, visitate il seguente link al nostro sito: Trading strategies | BG Saxo